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La Piramide della Bellezza 2021

Avrete senza dubbio sentito parlare della piramide alimentare, quella struttura che, anche se vista e rivisitata, valuta gli alimenti in base alla priorità e alla frequenza con cui dovrebbero comparire nella nostra dieta. Analogamente, la Beauty Pyramid cataloga e determina i parametri secondo cui dovremmo scegliere prodotti e sostanze che vanno a costituire la nostra beauty routine.

La piramide è sezionata verticalmente da tre categorie e, per il 2021, prevede alla base prodotti quali creme e sieri che vanno a proteggere la pelle, riparandola dall’esposizione a smog, raggi solari e impurità, nell’area centrale l’idratazione e l’esfoliazione e al vertice peptidi, idratanti profondi e cellule staminali, insomma, tutti quei prodotti cosmetici e dermatologi che attivano e stimolano la rigenerazione cellulare. Una soluzione al confine fra manuale e mantra estremamente utile alla routine giornaliera e, soprattutto, alla pianificazione degli acquisti.

Un sistema che certifica la sua validità grazie alla continua evoluzione che lo caratterizza: ideata nel 2014 dalla ricercatrice e skincare-expert americana Zoe Diana Draelos, la piramide è stata aggiornata nell’estate del 2021 sul Journal of Drugs in Dermatology. La ragione? I cambiamenti climatici e il diverso stile di vita che conduciamo oggi.

La piramide della bellezza è un regime utile per l’organizzazione dei trattamenti di skincare. Vanno seguiti tutti i tre livelli per ottenere un ringiovanimento ottimale della pelle. L’aggiornamento dello schema include le nuove scoperte fatte in ambito della fisiologia della pelle e le nuove tecnologie che ci permettono di avere cosmeceutici attivi.

Zoe Diana Draelos

1. Proteggi e Ripara

«Proteggere la pelle dai raggi ultravioletti oggi non basta più: non si possono trascurare altre tipologie di danno provocate dall’inquinamento dell’aria, quello digitale come la luce blu degli schermi, dal fumo di sigaretta, dai ritmi circadiani del sonno/veglia alterati, dal calore dei raggi infrarossi e dalle alterazioni del microbioma intestinale e della pelle», precisa la specialista. La skincare di base prevede perciò l’uso sì di schermi solari protettivi, ma addizionati ad ingredienti che proteggono la pelle dalla luce visibile, come gli antiossidanti vegetali, quali le felci tropicali (ad esempio il Polypodium Leucotomos) che, spiega Draelos, si rivelano essere potenti protettivi. Contro l’inquinamento digitale come la luce blu (412-426 nm) degli schermi dei computer, dei telefoni e degli altri dispositivi esiste una pletora di rimedi cosmetici in grado di bloccarli, quali sieri con pigmenti incorporati, carbone, alghe rosse ed estratti di felci. Contro il fumo da tabacco, le cui nano particelle danneggiano anche la pelle, si possono usare filtri solari, creme idratanti e fondotinta. Contro lo smog sulla pelle hanno dimostrato una buona funzionalità nei test di laboratorio gli estratti di erbe del continente artico, come la Deschampsia antarctica. Alla base del poliedro ci sono anche gli antiossidanti, spesso incorporati nei filtri solari. Utili anche i prodotti contenenti retinolo, acido ascorbico, alfa tocoferolo, polifenoli del tè verde, nicotinammide (vitamina B3 o PP).

2. Idrata ed Esfolia

«Oggi ci sono idratanti molto più sofisticati», sottolinea Draelos; tra questi gli ingredienti che evitano la perdita eccessiva di acqua dalla pelle attraverso un’azione leggermente occlusiva, come lanolina, vaselina, burro di karitè, cere, siliconi, oli minerali e vegetali. Si aggiungono infine microspugne, acido ialuronico, sodio PCA, glicerina, sorbitolo, urea, sodio lattato, propilen glicole, butilen glicole, miele. Fra gli esfolianti la ricercatrice elenca sieri con alfa idrossiacidi e, per le zone più untuose della pelle e in presenza impurità, l’acido salicilico. Aggiunge, inoltre, i prodotti con retinoidi, come il retinil palmitato (il più stabile anche se biologicamente meno attivo), e combinazioni di vari tipi di retinoidi, da sospendere in estate in caso di rossore.

3. Attiva e Rigenera

Cosa include la punta della piramide? Per attivare e rigenerare la pelle le nuove tecnologie ci vengono in aiuto. Dice Draelos: «I peptidi, componenti delle proteine, sono eccellenti modulatori, attivatori di enzimi e regolatori. In vendita ci sono sieri con moltissimi tipi di peptidi per stimolare la produzione di collagene endogeno, elastina, fibrina eccetera. Seguono i fattori di crescita, GFs, e le citochine. Inoltre, la stimolazione del derma si effettua usando cellule staminali che in ambito cosmetico sono derivate da piante e non umane che neanche sopravviverebbero in un vasetto di crema. Interessanti quelle estratte dalle uova di lumaca Crytomphalus aspersa che in prove di laboratorio ha promosso una formazione di nuova matrice cellulare».
Infine, compaiono tutti quei trattamenti cosmetici in chiave ritmi circadiani che occupano la vetta della piramide. Precisa Draelos: «I ritmi sonno/veglia e luce/buio comandano ghiandole e ormoni, incidendo così sulle cellule epidermiche. In caso di stress da jet leg o insonnia, producono radicali liberi ossidanti e danni endogeni».

Daniele Conforti